Inaugurato nel 1999, il Museo del Paleolitico di Isernia custodisce una vasta quantità di reperti rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condotte nell’area archeologica La Pineta. Questo straordinario giacimento paleolitico fu scoperto occasionalmente nel 1979, durante i lavori di sbancamento per la costruzione della superstrada Napoli-Vasto, nelle immediate vicinanze del centro abitato di Isernia. Il sito, per quantità e qualità delle testimonianze, rappresenta uno dei più prestigiosi documenti sulla storia del popolamento umano dell'Europa.
Il museo comprende sia l'area di La Pineta, dove proseguono gli scavi del paleosuolo, sia una sede presso il Museo Santa Maria delle Monache, ospitato nell'ex convento di Santa Maria Assunta. La struttura presso l'area La Pineta, in fase di completamente, è una sorta di laboratorio di circa 600 mq, dove i visitatori possono ammirare ed assistere ai lavori di restauro dei reperti provenienti dallo scavo. La sala espositiva de La Pineta ospita una porzione di circa 65 mq della paleosuperficie più nota e ricca di materiali ricomposta ed esposta con i reperti originali opportunamente restaurati.
Il sito arceheologico La Pineta si caratterizza per la presenza di una straordinaria quantità di manufatti litici e di resti ossei di specie animali che documentano l’intensa attività di sfruttamento dell’ambiente da parte dei gruppi di cacciatori preistorici di circa 600 mila anni fa, a scopi alimentari e di sopravvivenza. Nell'area è stato rinvenuto un dente di bambino che rappresenta il più antico resto umano della Penisola Italiana. Il reperto, un primo incisivo superiore sinistro da latte di un bambino deceduto all’età di circa 5-6 anni, viene attribuito all'Homo heidelbergensis, il quale, in Europa, è attestato a partire da circa 600 mila anni e rappresenta l’antenato dell’Uomo di Neanderthal, che si diffonde successivamente in tutta Europa. La distribuzione di specie faunistiche vede una predominanza di resti di bisonte, seguiti da quelli di rinoceronte, ippopotamo, orso, elefante, di cervidi quali il megacero, il cervo e il daino.
Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale della Soprintendenza Archeologia del Molise.
http://www.archeologicamolise.beniculturali.it/index.php?it/215/museo-nazionale-del-paleolitico-di-isernia-la-pineta