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Ubicato a circa 30 km dalla nostra masseria, San Pietro Avellana è un suggestivo borgo famoso per la bellezza del territorio e per essere "la patria del tartufo bianco". Infatti, il paese fa parte della ristretta cerchia dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, la cui produzione di tartufo bianco si aggira circa al 40% della produzione nazionale.
I tartufi si trovano su quasi tutto il territorio comunale e sono soprattutto tartufi della varietà bianca pregiata e di quella nera estiva. Il comune, per promuovere il territorio e l'economia legata al tartufo, organizza la Sagra del Tartufo Estivo la seconda domenica di agosto e la Mostra-Mercato del Tartufo Bianco Pregiato il 1° novembre. Dal 2001 San Pietro Avellana fa parte anche dell'Associazione Nazionale Città dei Sapori.
Le sue origini sono antichissime, sicuramente risalenti ad epoca italica prima e sannita poi. L'attuale abitato fu fondato nel X secolo circa ed ebbe origine da un insediamento di abitanti locali, i quali, a seguito della distruzione di vari casali, ritennero di dover risiedere vicino all'abbazia benedettina, che in quanto cittadella fortificata forniva anche protezione di tipo militare. Il territorio di San Pietro Avellana è contraddistinto da vasti boschi e da una magnifica natura incontaminata mentre il centro abitato si presenta con un aspetto architettonico piuttosto nuovo a causa dei numerosi eventi geologici e bellici.
Alle antiche tradizioni legate alla vita contadina del paese è dedicato il Museo civico della Civiltà e del Costume d'Epoca, dove sono custoditi attrezzi per il lavoro nei campi e il lavoro artigianale, oggetti vari, costumi d'epoca e tessuti, insieme a frammenti scultorei. Altri luoghi di sicuro interesse sono: la Chiesa parrocchiale dei S.S. Apostoli Pietro e Paolo, con annessa Chiesetta di Sant'Amico, dove si conserva la testa in argento del reliquiario del Santo (XV sec.); le Mura ciclopiche, di epoca sannitica sulla vetta del Monte Miglio; le Sorgenti di Pesco Bertino, quelle di Capo di Vandra e quelle della Fonte Calante; e i ruderi della Taverna del Sangro.